Gears
of War
é chiusura ed ermetismo, riparo tattico, ricarica attiva, fuoco!:
war zones calcolate ad hoc, battlefields generati dentro congeniali
scenari interni ed esterni totalmente obbligati a sfociare verso
compartimenti bellici stagni ove a voler tentare il backtracking,
superato uno dei tanti Punti di Sosta, ci si accorge che dove prima
v’era l’apertura dalla quale si é passati si é ora
materializzata una barricata d’assi legnose, porte ermetiche,
mucchi gibbosi di rocce occlusive, mentre Gears Of War spintona a
procedere, a falciare, a tralasciare obiezioni e appunti sino
all’epilogo fra i Pezzo di Merda e i Vaffanculo e i dialoghi
rudocazzuti dei soldati della coalizione immersi fino al collo in
cliché narrativi, senza mai nessun kojimiano guizzo giocoso, senza
nessuna cerebrale sorpresa, no
Toyama alternative ending.
[Tratto
da http://www.electronicself.blogspot.it/
]
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